Lo scorso 16 ottobre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto direttoriale sui termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per ottenere il voucher per la consulenza in innovazione (4.0).

Cosa sono i Voucher per la consulenza in innovazione 4.0 ?

Si tratta di un intervento che intende sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle Piccole Medie Imprese – PMI e delle reti di impresa su tutto il territorio nazionale. In pratica, è un incentivo pensato per agevolare le PMI, nella trasformazione digitale grazie all’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

Gli importi

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di un voucher che può essere concesso in regime “de minimis” come da normativa europea.

A seconda del tipo di beneficiario varia il contributo, e in particolare:

  • le micro e piccole imprese possono ottenere un contributo pari al 50% dei costi sostenuti per un massimo di 40 mila euro;
  • le medie imprese possono ottenere un contributo pari al 30% dei costi sostenuti e fino a un massimo di 25 mila euro;
  • le reti di imprese avranno diritto a un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 80 mila euro.
A chi spettano

Le agevolazioni in parola spettano a tutte le PMI, le quali peraltro nel nostro Paese sono la maggior parte, operanti sull’intero territorio nazionale e in qualunque settore, purché abbiamo, alla data di presentazione della domanda e al momento della concessione del contributo, alcuni requisiti di seguito specificati.

Anche le reti d’impresa possono beneficiare del voucher in questione.

I requisiti per ottenere i Voucher

I requisiti che le PMI devono avere sono i seguenti:

  1. qualificarsi come micro, piccola o media impresa secondo il DM del 18 aprile 2005 cui si rinvia;
  2. non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi (pesca, acquacoltura, prodotti agricoli) come da art. 1 del Reg. UE n. 1407/2013;
  3. avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale risultando iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio competente per territorio;
  4. non avere sanzioni interdittive ai sensi del D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli enti (art. 9, comma II) e risultando in regola con il pagamento dei contributi previdenziali;
  5. non trovarsi in nessuna delle situazioni di crisi d’impresa (fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo);
  6. non aver già ricevuto ovvero non rimborsato dopo (a ricevimento illegittimo) ovvero “depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune”.

Invece, per quanto concerne le reti di impresa, occorre che queste siano almeno composte da tre PMI e il contratto di rete dimostri una collaborazione stabile ed effettiva, nei termini previsti dall’art. 2, comma II, del decreto 7 maggio 2019 relativo alle modalità di attuazione degli incentivi fiscali circa l’investimento in start-up innovative e in PMI innovative.

Come fare la domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente tramite la procedura informatica reperibile direttamente sul sito ministeriale (www.mimit.gov.it ).

Unitamente alla domanda occorre trasmettere anche:

  • la domanda di agevolazione redatta secondo lo schema di cui all’allegato 1 per le PMI, ovvero all’allegato 2 per le reti;
  • l’offerta sottoscritta digitalmente dal manager qualificato ovvero dal legale rappresentante della società di consulenza.

Per le PMI la domanda deve essere inviata tramite PEC all’indirizzo managerinnovazione@pec.mise.gov.it indicando nell’oggetto la seguente dicitura: “Voucher per consulenza in innovazione – richiesta accreditamento alla procedura informatica”.

Nel caso di reti di impresa occorre che queste siano, da un lato soggetti a tutti gli effetti giuridici e, dall’altro registrate con la PEC nell’apposito Registro delle imprese.

L’istanza va redatta secondo lo schema del “modulo di richiesta per l’accreditamento alla procedura informatica” di cui all’allegato 3 onde consentire l’identificazione di chi la propone.

I tempi

I soggetti interessati possono inviare le domande a partire dalle ore 12:00 del 26 ottobre e fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023.

Le PMI e le reti d’impresa che compilano la domanda potranno procedere con l’invio dell’istanza dal 29 novembre 2023.

Le risorse stanziate

Le risorse disponibili ammontano a 75 milioni di euro.

Nell’ambito della dotazione finanziaria, ribadiamo quanto già sopra anticipato rammentando che una:

  • quota pari al 25 % è destinata alla concessione del voucher alle imprese che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino di micro e piccola dimensione e alle reti;
  • quota pari al 5 % delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione del voucher alle PMI che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino essere in possesso, sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM del rating di legalità.
Le spese ammissibili

Infine, le spese ammissibili sono classificate “a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete”.

Per “manager dell’innovazione qualificato e indipendente” deve intendersi un manager iscritto nell’elenco ad hoc e costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ovvero “indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica”.

Ancora, con decreto direttoriale 19 ottobre 2023 è stato definito, per il tramite di un articolo unico, il citato elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza formato sulla base delle istanze correttamente depositate secondo le indicazioni di cui al su citato decreto direttoriale 13 giugno 2023.

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