Lotteria degli Scontrini: cos’è e come funziona

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Dopo anni di proroghe, dal 1° gennaio 2021 debutterà ufficialmente la lotteria degli scontrini. A confermarlo è il Premier Conte, che punta sul Piano Cashless per il contrasto all’evasione fiscale.

Cos’è, come funziona e quali sono i premi in palio?

Si tratta di una vera e propria lotteria basata sui codici trovati sugli scontrini e fa parte della manovra contro l’evasione fiscale introdotta dal Governo per incentivare i clienti a richiedere l’emissione dello scontrino fiscale per ogni acquisto. Un incentivo è previsto anche per gli esercenti, per i quali saranno previste specifiche estrazioni.

Sono previsti due tipi di estrazioni legata agli scontrini: mensile ed annuale.

Estrazione mensile: Ogni volta che viene emesso uno scontrino, il negoziante lo registra insieme al codice lotteria che ogni consumatore potrà generare sul cosiddetto “portale della lotteria” sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il codice, gli estremi dello scontrino e tutti i dati relativi alla vendita (data, pagamento, ammontare del corrispettivo) saranno poi trasmessi dai commercianti all’Agenzia delle Entrate. Il cliente vincitore, eletto ogni mese, riceverà il premio per lo scontrino fortunato. Ma non sarà l’unico a beneficiarne, infatti anche il negoziante verrà premiato per aver emesso lo scontrino fortunato.

Estrazione annuale: è prevista un’estrazione annuale da 5 milioni di euro. Al termine dell’anno verranno estratte delle categorie di spesa che potranno essere detratte dalle tasse. Queste categorie fanno parte di beni o servizi di uso comune, come possono essere le spese idrauliche o le spese di cartoleria.

In favore degli esercenti, la lotteria prevede l’estrazione di fine anno di un premio pari ad 1 milione di euro e quelle mensili per una somma pari a 20.000 euro. Nel caso di vincita da parte del consumatore sarà attribuito un premio anche all’esercente.

La lotteria degli scontrini sarà a partecipazione facoltativa: solo chi comunicherà il codice al commerciante concorrerà alle estrazioni.

Potranno partecipare alla lotteria degli scontrini tutte le persone che abbiano compiuto il 18 anno di età residenti in Italia che effettuano acquisti di beni o servizi, fuori dall’esercizio di attività di impresa, arte o professione.

L’obiettivo finale è quello di contrastare l’evasione fiscale, invogliando i contribuenti a richiedere il rilascio di scontrini e ricevute. Un incentivo è previsto anche per gli esercenti, per i quali saranno previste specifiche estrazioni.

Per partecipare serve il “codice lotteria”

L’articolo 141 del Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto rilancio) ha modificato la data di avvio della lotteria degli scontrini, spostandola dal 1° luglio 2020 al 1° gennaio 2021.

Come anticipato, il consumatore che intende partecipare alla lotteria dovrà rilasciare all’esercente il proprio codice lotteria, da richiedere accedendo al sito https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/codice-lotteria.

Non bisognerà fornire il codice fiscale, come precedentemente si pensava, ma il codice lotteria, che ogni consumatore dovrà generare sul cosiddetto “portale della lotteria” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

La richiesta del codice alfanumerico sarà possibile anche da parte di chi non è in possesso di credenziali per l’accesso ai servizi online del Fisco. Il portale lotteria prevede un’area pubblica per il rilascio.

Bisognerà invece avere le credenziali SPID, Fisconline o CNS per poter accedere all’area riservata del Portale Lotteria, mediante il quale consultare i propri biglietti virtuali e controllare le vincite.

 

Una riflessione sulla lotteria scontrini

Con questa nuova legge, lo Stato intende combattere l’evasione in maniera originale e innovativa.

La fattura elettronica, lo scontrino elettronico e la lotteria vogliono essere il modo migliore per diminuire l’evasione, incentivando tutti a registrare sempre le spese e le vendite e allo stesso tempo aumentando la tracciabilità del denaro.

A parte i lati positivi, le piccole imprese dovranno adeguarsi ai tanti cambiamenti e utilizzare i servizi di un sistema gestionale o di un programma di fatturazione, che prima non era richiesto.

Col tempo le fatture e gli scontrini elettronici assieme ai programmi di fatturazione diventeranno la norma e non saranno più un peso, allo stesso tempo l’evasione fiscale dovrebbe diminuire rimettendo in gioco l’economia italiana.

Sappiamo interpretare i tuoi bisogni e tradurli in soluzioni

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La Fatturazione Elettronica Passiva Avanzata

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Microarea ha rilasciato il modulo Fatturazione Elettronica Passiva Avanzata per la completa gestione del ciclo passivo in Mago4.

Pensata come una vera e propria estensione del modulo base, questa versione avanzata permette ora di registrare anche negli Acquisti le Fatture Elettroniche scaricandole in modo automatico dal Digital Hub Zucchetti e permettendone la riconciliazione con le Bolle di Carico o gli Ordini di Acquisto esistenti.

Le registrazioni possono essere facilmente gestite negli Acquisti, in Contabilità, sul Fornitore ed anche sul singolo documento ricevuto.
Se la registrazione viene effettuata negli Acquisti, Mago4 prende in considerazione:

  • le singole righe presenti nell’XML suggerendo, ove possibile, una corrispondenza con gli articoli a Magazzino e con tutte le informazioni di riga (quantità, unità di misura, codice IVA) necessarie ad una corretta registrazione del documento;
  • gli Ordini a Fornitore o le Bolle di Carico ancora non completamente fatturate del Fornitore stesso, partendo da quelle riportate nell’XML.
L’Assegnazione Fornitori

Indipendentemente dal modulo nel quale si intende registrare il documento, la prima procedura da utilizzare è la Assegnazione Fornitori.

Mago indica automaticamente il fornitore qualora trovi corrispondenza tra la Partita IVA presente nel file XML e quella associata ad un’anagrafica esistente.
Sulla base del fornitore indicato o, come abbiamo visto in precedenza, in base alle impostazioni dei Parametri Comunicazioni Digitali, Mago indica il tipo di registrazione da effettuare.

Qualora Mago non abbia trovato corrispondenza tra il cedente presente nel file XML ed alcun fornitore codificato, dopo aver Selezionato una riga possiamo selezionare manualmente il fornitore desiderato o procedere alla creazione automatica della relativa anagrafica.
Una volta impostato il fornitore, sulla base di questo, Mago imposta il tipo di registrazione da effettuare.

Sia che il fornitore sia stato impostato automaticamente dal programma, o che sia stato selezionato manualmente, o che sia stato creato al momento, è sempre possibile, per le righe che risultano selezionate, modificare manualmente il codice fornitore e\o il tipo di registrazione.

La selezione manuale di un codice fornitore e\o di un tipo di registrazione ha valore per la singola registrazione, infatti NON comporta alcuna modifica in anagrafica del fornitore stesso.

La Registrazione in Contabilità

Qualora si sia deciso di procedere direttamente alla registrazione del documento in contabilità occorre utilizzare la procedura Registrazione in Contabilità.

Dall’anagrafica del fornitore, se presenti, vengono letti e proposti il Modello Contabile e la condizione di Pagamento.
Una volta selezionata la riga è possibile inserire o modificare tanto il Modello Contabile quanto la condizione di Pagamento.

La modifica di tali valori ha effetto solo per il documento selezionato, infatti NON comporta alcuna modifica in anagrafica del fornitore stesso.

La presenza del modello contabile è necessaria per la generazione della registrazione contabile mentre la condizione di pagamento è un dato opzionale.

Posizionati su di una riga nella quale è presente il Modello Contabile possiamo effettuarne la registrazione direttamente in Contabilità tra i Documenti Ricevuti.
Infatti premendo l’ apposito bottone viene aperta precompilata la relativa finestra.

Un altro bottone ci permette invece di associare al documento una registrazione contabile già effettuata in precedenza.

Un ultimo bottone ci permette anche di disassociare il documento dalla registrazione contabile alla quale era eventualmente stato collegato in precedenza.

La Registrazione in Acquisti

Volendo effettuare la registrazione delle fatture ricevute nel modulo Acquisti (generando dai documenti d’acquisto automaticamente la registrazione contabile), una volta effettuata l’Assegnazione Fornitori è necessario passare alla procedura Registrazione in Acquisti – Dati del Documento ed in un secondo momento alla procedura Registrazione in Acquisti – Riferimenti Incrociati e Registrazione.

Se non già presente nella vostra configurazione di Mago4, per informazioni commerciali sul modulo Fatturazione Elettronica Passiva Avanzata scrivete a info@mediacentercube.it

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Fatturazione Elettronica: cosa cambia

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Con l’arrivo del 1° luglio finiscono i 6 mesi di  prova della fatturazione elettronica ed entrano in vigore le modifiche previste ai termini di invio delle fatture emesse, con obbligo di indicazione della data di effettuazione dell’operazione in fattura.

Le modifiche riguardano principalmente Fattura Immediata e Fattura Differita.

La Fattura Immediata, per ciascuna operazione imponibile, deve essere emessa all’atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario committente.
Secondo quando stabilito dal D.L. 119/2018, con il decorrere del 1° Luglio la fattura immediata deve essere emessa entro dieci giorni dall’effettuazione dell’operazione ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. 633/1972. Tale termine potrebbe essere prorogato a 12 giorni.

L’effettuazione dell’operazione ai fini IVA corrisponde:

  • alla data di stipula dell’atto, in caso di beni immobili;
  • alla consegna o spedizione del bene nelle vendite;
  • al pagamento del corrispettivo nelle prestazioni di servizi.

Ad esempio: un bene consegnato il 3 luglio, su cui deve essere fatta fattura immediata, la fattura deve essere trasmessa al Sistema di Interscambio entro il 13 luglio riportando la data di effettuazione dell’operazione (3 luglio) nella fattura.

La Fattura Differita è l’alternativa alla fatturazione immediata ai sensi dell’articolo 21, comma 4, lett. b, D.P.R. 633/1972. Viene emessa per le cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta accompagnata da un Documento di Trasporto. E’ possibile farla anche per le prestazione di servizi individuali se accompagnati da apposita documentazione.

La Fattura Differita deve essere emessa nello stesso mese solare nei confronti del soggetto intestatario del Documento di Trasporto e può essere fatta una sola fattura per più documenti di trasporto. Tale operazione deve essere fatta entro il 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Il conteggio dell’imposta a debito resta inteso sia incluso nella liquidazione del mese di effettuazione dell’operazione.

Ad esempio: i documenti di trasporto del mese di luglio possono essere fatturati entro il 15 agosto e tale operazione rientrerà nel mese di liquidazione di luglio.

A partire dal 1° Luglio entra quindi in vigore l’obbligo di indicare in fattura la data in cui è effettuata l’operazione, sempre che tale data sia diversa dalla data di emissione della fattura.

Ad oggi non esiste un campo specifico dove inserire la data di effettuazione dell’operazione anche se, in caso di fattura differita, generalmente sono citati i documenti di trasporto che indirettamente forniscono la data di consegna o spedizione dei beni.

Ricordiamo che il 30 giugno 2019 scadrà la moratoria sulle sanzioni per ritardata emissione delle fatture. Non verranno applicate sanzioni su fatture emesse entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica dell’Iva, mentre sono ridotte dell’80% se la fattura è emessa entro la liquidazione successiva.

Tale termine vige per i contribuenti con liquidazione Iva Trimestrale, mentre per i mensili la moratoria avrà efficacia fino a settembre.
In caso di ritardata emissione di fattura la sanzione ordinaria applicata va dai 250 ai 2.000 euro, in caso la violazione incida sulla corretta liquidazione del tributo, altrimenti verrà calcolata dal 90 al 180% dell’Iva (articolo 6 D.L.gs. 471/1997).

CORRISPETTIVI TELEMATICI

In seguito alle disposizioni del D.L. 119/2018, per coloro che nell’anno 2018 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000 al 31.12.2018 (emergente dal modello Iva 2019), dal 1° Luglio 2019 scatta l’obbligo di invio telematico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

Per gli altri soggetti il nuovo adempimento sarà obbligatorio con lo scattare del 1° Gennaio  2020.

L’adempimento permette due diversi tipi di dotazione e NON verrà gestito dal Digital Hub:
– “registratori telematici”, già sottoposti a specifica regolamentazione;
– nuovi strumenti dedicati, come il portale web dell’Agenzia delle Entrate.

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Conservazione Digitale: chiarimenti e informazioni utili

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Il servizio di fatturazione elettronica Digital Hub prevede l’invio automatico dei documenti al sistema di conservazione.
A tal fine, NON sono richieste operazioni preliminari, come l’inserimento di specifiche credenziali o la configurazione di altri parametri. In particolare, per i documenti provenienti da Digital Hub non è richiesto il censimento della firma digitale nel sistema di conservazione; se necessaria, infatti, questa sarà già inserita in Digital Hub e apposta precedentemente all’invio dei file al Sistema d’Interscambio.

Per contro, è invece possibile scegliere, in Digital Hub, di escludere l’invio in conservazione per alcune tipologie di documenti/aziende.

Come anticipato in altri comunicati, è attualmente in corso il versamento nel sistema di conservazione dei documenti pregressi di Digital Hub; di conseguenza è possibile che i file in stato “inviati in conservazione” non siano ancora consultabili in quest’ultimo servizio. Si tratta però solo di una questione di tempo necessario per il puntuale allineamento dei due applicativi.

Ad ogni modo, la cancellazione dei documenti da Digital Hub, prevista contrattualmente e già prorogata, avverrà solo previa conferma di acquisizione in conservazione degli stessi.

 

PROCESSO DI CONSERVAZIONE E FINALITÀ

 

Come quello di invio, anche il processo di conservazione avviene in modo completamente automatizzato e all’utente NON è richiesta alcuna azione. Di seguito riportiamo lo schema di sintesi di come avviene la conservazione:

Il sistema, verificato che i documenti rispettino tutti i requisiti necessari, genera un “Pacchetto di Versamento” (PdV) e il relativo Rapporto di Versamento (accettazione) o, in casi eccezionali, di Rifiuto (quest’ultimo è notificato via PEC e la relativa gestione dovrà essere eseguita dall’utente tramite l’apposita funzione “Lavorazione file rifiutati”, presente nell’applicativo).

Successivamente all’accettazione dei documenti (PdV), la procedura genera un “Pacchetto di Archiviazione” (PdA), sul quale è apposta la firma digitale di un delegato di Zucchetti S.p.a. (Responsabile del Servizio di Conservazione) e la marca temporale che determina la conclusione dell’intero processo.

I documenti contenuti in un Pacchetto di Archiviazione si intendono definitivamente conservati e l’utente potrà chiedere al sistema la loro esportazione con valenza opponibile a terzi, tramite quello che la normativa definiscePacchetto di Distribuzione” (omonima voce di menu presente nell’applicativo).

Ricordiamo, infatti, che il sistema di conservazione ha come finalità principale l’esibizione dei documenti tramite Pacchetto di Distribuzione, ad esempio, nei confronti dell’autorità finanziaria, di un notaio o altri pubblici ufficiali. La consultazione giornaliera e operativa dei documenti, tipica di un ufficio amministrativo, è invece demandata ad un software gestionale o ad un sistema documentale (DMS).

 

CREDENZIALI DI ACCESSO e PROCEDURA DI RESET PASSWORD/INOLTRO

L’accesso al portale di conservazione avviene mediante username e password personali, fornite all’attivazione del servizio mediante due distinte email/PEC. Le credenziali vengono trasmesse all’indirizzo indicato nel modulo contrattuale “Incarico per il servizio di conservazione digitale”, sottoscritto dal Responsabile della Conservazione dell’azienda.

Le credenziali sono distinte per ogni azienda, anche a parità di Responsabile della Conservazione. Fanno eccezione gli ambienti di lavoro di associazioni di categoria/studi professionali che prevedono, invece, un’unica credenziale con visibilità completa dei relativi clienti.

Eventuali richieste di reset/inoltro delle credenziali, per ragioni di sicurezza dettate dalla certificazione di qualità ISO:27001 del servizio, potranno essere evase esclusivamente se inviate dall’indirizzo sopra citato (anche in Copia Conoscenza) alla seguente casella dedicata: login.conservazione@zucchetti.it, indicando:
• Oggetto della richiesta: reset password/inoltro credenziali;
• Username (in caso di richiesta reset);
• P.IVA e Codice Fiscale dell’azienda.

Questa procedura è resa consultabile tramite il link “Recupero credenziali” introdotto nella pagina di login dell’applicativo, raggiungibile QUI.

Nel caso in cui l’indirizzo mail dell’incarico fosse obsoleto o errato, la nuova funzione consente anche di scaricarne una versione editabile di tale modulo che dovrà essere ricompilato, firmato ed inviato all’indirizzo info.servizioclienti@zucchetti.it (in Copia Conoscenza a login.conservazione@zucchetti.it).

RECAPITO ASSISTENZA

Per ottenere supporto in merito al sistema di conservazione, La invitiamo a contattarci telefonicamente o via email ai recapiti già in Suo possesso.

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Conservazione Digitale – Termini e Download

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Vogliamo sgomberare il campo da qualsiasi dubbio: gli utenti con servizio di Conservazione Digitale Zucchetti attivo beneficeranno in automatico del salvataggio di tutta la documentazione gestita senza dover effettuare ulteriori operazioni.

Infatti, dal momento in cui è stato attivato l’ambiente di  conservazione (contestuale al Digital Hub o successivo) le fatture verranno ugualmente inviate in modo automatico in conservazione. 

Le fasi (invio da DH, ricezione ed elaborazione in Conservazione Digitale) richiedono tempi diversi dovuti a code di invio e code di ricezione;  nessun timore quindi se vedrà le fatture elettroniche dentro il Digital Hub e non le ritroverà nell’ambiente di Conservazione, perché tutto questo è normale per i motivi appena esposti.
Aggiungiamo che  le code sono giustificate dal fatto che l’Agenzia delle Entrate ha fornito alle software-house con estremo ritardo le notifiche di accettazione;  ci sono quindi delle code XML davvero lunghe da smaltire.

Nessuna preoccupazione quindi perchè la situazione è controllata direttamente da Zucchetti e verrà allineata a breve.

Una piccola almeno quanto importante nota per gli utenti che non hanno acquistato la Conservazione Digitale Zucchetti: dovranno operare, per la salvaguardia dei propri documenti emessi nel 2018, con il download degli stessi entro il 17 aprile 2019.

Zucchetti precisa inoltre che per tutti i documenti presenti in Digital Hub, lo stato di “inviato in conservazione” indica il passaggio degli stessi al Sistema di Conservazione; l’acquisizione e la chiusura del processo saranno effettuati automaticamente entro i termini della normativa vigente. I documenti saranno quindi presenti nel sistema di Conservazione solo al termine del processo.

Ricordiamo che in Digital Hub è possibile escludere dalla conservazione, tramite apposita funzione, le tipologie di documento gestite quali Liquidazione Iva, Cadi, Fatture Attive e Fatture Passive.

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