Obbligo di collegamento tra POS e Registratori di Cassa Telematici

Obbligo di collegamento tra POS e Registratori di Cassa Telematici

Manovra 2025: obbligo di integrazione fra POS e registratori di cassa telematici

Con la Manovra 2025 il Governo rafforza la lotta all’evasione fiscale e accelera la digitalizzazione dei pagamenti. Il fulcro della norma è l’integrazione obbligatoria tra terminali POS e registratori di cassa telematici, misura pensata per garantire massima trasparenza, tracciabilità e accuratezza dei dati fiscali.

Cosa prevede l’obbligo

 

Chi deve adeguarsi

Tutti i commercianti, professionisti e imprese che emettono scontrino fiscale elettronico.

Le scadenze ufficiali

  • 1 luglio 2025 – obbligo tecnico di collegamento fra POS e registratore di cassa telematico.
  • 1 gennaio 2026 – avvio del regime sanzionatorio pieno.

Che cosa cambia in pratica?

Prima

L’esercente poteva dimenticare (o rinviare) l’invio del pagamento elettronico.

Serve un doppio controllo fra gestionale, RT e POS.

Che cosa cambia in pratica?

Dopo

La transazione viene salvata e spedita in tempo reale all’Agenzia, senza intervento umano.

Un unico flusso digitale: meno errori, meno carta.

Vantaggi immediati

  • Trasparenza: addio scontrini “persi”.

  • Tempi ridotti: il gestionale riceve automaticamente importo e metodo di pagamento.

  • Incentivi fiscali per chi aggiorna hardware e software (credito d’imposta 20 %)

Cosa devi fare adesso?

  • Verifica insieme a noi se POS e RT sono già compatibili.
  • Forma il personale: la procedura è semplice, ma va fatta correttamente.

    Regime sanzionatorio dal 1 gennaio 2026

    • Multa giornaliera per mancato collegamento fra POS e registratore.
    • Sanzione proporzionale fino al 4 % dell’imponibile non trasmesso.

    Conclusioni

    L’integrazione obbligatoria POS-RT è un altro passo verso un sistema fiscale digitale automatico. Agire subito consente di sfruttare incentivi fiscali e trasformare un vincolo normativo in un vantaggio competitivo.

    Contattaci per scoprire le nostre soluzioni già pronte per la nuova normativa.

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    Windows 11 24H2: problemi confermati da Microsoft

    Windows 11 24H2: problemi confermati da Microsoft

    Gentile Cliente,

    come forse saprai, l’aggiornamento a Windows 11 versione 24H2 ha introdotto diversi problemi di prestazioni, ampiamente dibattuti in rete negli ultimi mesi. Tra questi, sono stati segnalati rallentamenti generalizzati sia nell’uso del sistema operativo che nell’esecuzione di software di terze parti.

    In attesa che Microsoft rilasci eventuali aggiornamenti correttivi, onde evitare rallentamenti nell’uso nel tuo sofware gestionale, consigliamo di posticipare l’aggiornamento a Windows 11 versione 24H2.

    Se avete già effettuato l’aggiornamento e state riscontrando rallentamenti, vi suggeriamo di eseguire un rollback alla versione precedente.

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    PEC valida in tutta Europa: le novità

    PEC valida in tutta Europa: le novità

    blog

    La PEC -acronimo di Posta Elettronica Certificata- è considerata alla pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno, funziona in modo molto simile alla tradizionale casella di posta elettronica e soddisfa i requisiti previsti dal Regolamento elDAS per il servizio elettronico di recapito certificato (SERC). 

    La differenza sostanziale tra un’email PEC e una tradizionale sta nel fatto che la prima garantisce una maggiore sicurezza poiché il contenuto di una mail di Posta Elettronica Certificata è sempre protetto e né il messaggio né gli allegati possono essere modificati durante la trasmissione. In aggiunta, su tutti i messaggi vige un vincolo di segretezza come quello riconosciuto dalla Costituzione per la corrispondenza normale.

    In Italia il sistema PEC è regolamentato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e consente di inviare messaggi di posta elettronica con lo stesso valore legale di una classica raccomandata A/R, garantendo così la prova e l’invio della consegna.

    Obbligatoria per enti della Pubblica Amministrazione, imprese individuali e liberi professionisti, oggi la PEC presenta un limite: può essere utilizzata solo in Italia. Tuttavia, la situazione sta cambiando e lo scorso giugno è stato fatto un passo in avanti nella definizione della PEC come mezzo di comunicazione certificata valido in Europa.

    La Posta Elettronica Certificata, utilizzata in maniera diffusa e consolidata, consente l’invio di e-mail conferendo valore legale al processo di consegna dei messaggi e fornendo al mittente la documentazione elettronica (ricevute) attestante l’invio e la consegna di documenti informatici.

    Per legge un messaggio di PEC ha la stessa validità di una raccomandata con ricevuta di ritorno e certifica:

    • l’avvenuto invio di un documento informatico da parte del mittente;
    • l’avvenuta ricezione dello stesso documento da parte del destinatario;
    • i riferimenti temporali della trasmissione.

    Ma, allo stato attuale, il servizio PEC non certifica l’identità di mittente e destinatario.

    Da oggi, grazie allo Standard ETSI (che definisce le caratteristiche tecniche di tutte le telecomunicazioni, comprese quelle via e-mail, in Europa) ed al Regolamento eIDAS (che fornisce la normativa comune a tutta Europa per i cosiddetti “servizi fiduciari” ed i mezzi di identificazione elettronica) la Posta Elettronica Certificata si adegua agli standard europei implementando due requisiti fondamentali:

    1. la garanzia nell’identificazione del titolare della casella e quindi attendibilità di mittente e destinatario;
    2. un più elevato livello di sicurezza per l’utilizzo del servizio.

    Questo grazie al riconoscimento tramite SPID, Firma Digitale, CNS o CIE ed alla verifica in 2 passaggi, due semplici procedure che in pochi minuti ed in modo completamente gratuito rendono la casella PEC conforme ai nuovi standard europei.

    PEC Europea: cosa devo fare per adeguarmi ?

    Per poter utilizzare la tua casella PEC in Europa, sarà necessario effettuare questi passaggi:

    1. Riconoscimento certo dell’utente titolare della PEC
    2. Attivazione della verifica in due passaggi

    Riconoscimento titolare

    Per poter procedere con la sessione di riconoscimento, l’utente titolare della casella PEC dovrà possedere quanto segue:

    • Casella PEC e relativa password
    • Telefono Cellulare
    • Documento d’identità in corso di validità
    • Codice Fiscale
    • Utilizzo di uno strumento di identificazione

    Gli strumenti di identificazione che potranno essere utilizzati dal titolare della casella per renderla valida in Europa sono:

    • SPID di livello 2 con credenziali d’accesso
    • Firma Digitale
    • CIE
    • TS-CNS
    • Webcam

    Verifica in due passaggi
    La verifica in due passaggi (2FA) è un livello di sicurezza aggiuntivo nel processo di autenticazione dell’account, che ha l’obiettivo di tutelare ulteriormente la casella PEC Europea dagli accessi non autorizzati attraverso un secondo passaggio.

    Una volta attivata, l’utente per poter accedere all’interno della PEC Europa dovrà effettuare questi passaggi:

    effettuare il login inserendo il nome della PEC e la relativa password
    autorizzare l’accesso attraverso una notifica PUSH su APP oppure tramite l’inserimento di una password OTP per accedere

    NB. L’identificazione del titolare è un passo obbligatorio per rendere la PEC valida in Europa

    Quindi possiamo affermare che la PEC Europea, permetterà di scambiare le comunicazioni con valore legale e probatorio in tutta Europa e certificherà l’identità certa del mittente e del destinatario, requisito fondamentale per il futuro digitale.

    Dal momento in cui entrerà in vigore il nuovo sistema, tutti i titolari delle caselle PEC esistenti e delle caselle PEC che verranno attivate, per poter continuare ad utilizzare il servizio, saranno obbligati ad effettuare il riconoscimento del titolare della PEC, requisito fondamentale per poter adeguare la PEC esistente al sistema della PEC Europea.

    In qualità di Partner Aruba per la fornitura di servizi web, vi segnaliamo questo link utile per l’adeguamento alla normativa europea.

    Per qualsiasi necessità sul web (email, pec, domini personalizzati, ecc.) potete contattarci su info@mediacentercube.it

    Sappiamo interpretare i tuoi bisogni e tradurli in soluzioni

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    Fatturazione Elettronica: Proroga Esterometro 2022

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    Il Decreto Fiscale 2022 (D.L. n. 146/2021) rinvia al 1 luglio 2022 l’obbligo per i contribuenti soggetti a fatturazione elettronica di inviare a SdI, sotto forma di fatture XML, i dati delle fatture emesse verso soggetti esteri e delle fatture relative gli acquisti dall’estero, posticipando quindi la data di abolizione del c.d. “Esterometro”.

    In precedenza la Legge di bilancio 178 /2020 (legge di Bilancio 2021), aveva fissato tale obbligo a partire dal 1 gennaio 2022.

    La possibilità di utilizzare i tipi documento TD01; TD17; TD18; TD19 per comunicare i dati delle operazioni attive e passive effettuate con soggetti non stabiliti rimane comunque facoltativa.

    Per coloro che hanno già provveduto all’adeguamento dei propri sistemi e flussi di fatturazione si tratta quindi, già da ora, di una soluzione alternativa alla trasmissione dei dati per via telematica all’Agenzia delle Entrate da eseguire nelle consuete modalità, utilizzando cioè l’apposito tracciato XML (Esterometro), con periodicità trimestrale.

    Ricordiamo che non è invece necessaria la trasmissione dei dati relativi alle operazioni per le quali sia stata emessa una bolletta doganale oppure emessa o ricevuta una fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio.

    Fino al al 30 giugno 2022 vi sono quindi due modalità alternative per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere:

    1) Esterometro:

    predisposizione e invio telematico di un file contenente i dati delle operazioni, attive e passive, effettuate nel trimestre di riferimento.

    2) Sistema di Interscambio:

    Per le fatture attive relative alle operazioni effettuate nei confronti di soggetti non stabiliti in Italia, emissione di una e-fattura valorizzando il campo “codice destinatario” con “XXXXXXX”.
    Per le fatture passive ricevute in modalità analogica dai fornitori esteri, la generazione di una e-fattura di tipo TD17, TD18 o TD19.

    Le tempistiche di trasmissione al Sistema di Interscambio sono le seguenti:

    Per le fatture attive deve avvenire entro i termini di emissione delle fatture o dei documenti che ne certificano i corrispettivi, vale a dire entro 12 giorni dall’effettuazione della cessione o prestazione o entro il diverso termine stabilito da specifiche disposizioni (ad esempio, giorno 15 del mese successivo in caso di fatturazione differita);

    Per le fatture passive, invece è effettuata entro il 15mo giorno del mese successivo a quello del ricevimento del documento comprovante l’operazione o di effettuazione dell’operazione stessa.

    Restiamo a disposizione per qualunque chiarimento.

    Cordiali saluti

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    Conservazione Digitale: Nuove Linee Guida AgID

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    Gentile Cliente,

    dal 1 gennaio 2022 entreranno in vigore le nuove “Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici” (QUI) emanate da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

    I nuovi dettami saranno vincolanti e avranno effetti rilevanti sull’intero ciclo di vita di tutti i documenti digitali: introducono numerosi metadati obbligatori, aggiuntivi rispetto a quelli già previsti finora, i quali dovranno accompagnare i documenti in conservazione.

    Adeguamento tecnico
    Zucchetti ha adottato una strategia per cui l’operazione di adeguamento sarà trasparente per l’utilizzatore finale, al quale non sarà richiesta alcuna azione, e senza alcun costo aggiuntivo. L’intervento garantirà che tutti i documenti conservati nell’ambiente di conservazione di Zucchetti rispettino le previsioni delle citate Linee guida.

    Informativa
    Oltre che sul fronte tecnico, la revisione dei metadati avrà impatti anche sulle condizioni generali che regolano il servizio e, in tal senso, riceverà una comunicazione apposita con la quale verranno fornite le informazioni salienti e, a seconda delle caratteristiche contrattuali, l’invito ad un apposito webinar informativo, organizzato nelle prossime settimane.

    Il manuale della conservazione
    Le nuove linee guida, infine, sottolineano che il Responsabile della Conservazione di ciascuna azienda è tenuto alla predisposizione del proprio manuale della conservazione, sotto forma di documento digitale.
    In questo senso, per venire incontro ai propri clienti, Zucchetti mette a disposizione il template di un manuale che il Responsabile della conservazione potrà personalizzare e conservare nel proprio ambiente di lavoro, in formato PDF e firmato digitalmente.

    A breve sarà quindi nostra premura fornirle il template del manuale e le istruzioni per il suo caricamento nel sistema di conservazione. A questo proposito, precisiamo che il template del Manuale della conservazione predisposto da Zucchetti viene messo a disposizione del cliente a titolo esemplificativo, e la sua adozione non è da considerarsi vincolante.
    L’elaborazione del documento, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

    Cordiali saluti

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    Digital Hub – dismissione definitiva protocolli TLS 1.0 e 1.1

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    La dismissione da parte di Digital Hub dei protocolli di sicurezza TLS 1.0 e 1.1 diventerà definitiva a partire dal prossimo 30 Novembre, come si può vedere dalla comunicazione già inviata nel novembre 2020 e che trovate sempre disponibile nel nostro sito a questo link

    Verranno supportati solamente i protocolli di versione 1.2 e successiva, migliori dal punto di vista della sicurezza.
    Tale aggiornamento, già previsto per lo scorso anno, è stato via via prorogato per dare più tempo all’aggiornamento del parco clienti.

    Ricordiamo che i prodotti Mago.Net e Mago4 sono stati aggiornati già all’epoca con pubblicazioni di release e pacchetti che gestiscono correttamente tale cambiamento nelle comunicazioni con Digital Hub (indispensabili per la Fatturazione Elettronica):

    • Mago.Net: 3.14.15, Comunicazioni Digitali P003 e ESP P002 o release successive
    • Mago4: 3.0, Comunicazioni Digitali P001 e ESP P005 o release successive

    È importante che il S.O. su cui sono installati i prodotti sia predisposto per tale protocollo: i sistemi più moderni lo sono già, per altri più datati è necessario verificare che – se disponibili- siano state installate tutte le più recenti patch rilasciate da Microsoft. Tali aggiornamenti risultano disponibili per tutti i S.O. a partire da Windows 7 SP1 e Windows Server 2008 R2 SP1.
    Sistemi più vecchi non supportano il TLS 1.2

    È quindi indispensabile verificare che le installazioni, nella componente server e nei client che utilizzano funzionalità della Fatturazione Elettronica, soddisfino i requisiti minimi di cui sopra. In mancanza di questo l’invio delle Fatture Elettroniche smetterà di funzionare.

    Per facilitare le verifiche abbiamo reso disponibile due Tool per Mago4 e per Mago.Net grazie ai quali potrete effettuare il test dei vostri sistemi, in autonomia; sarà sufficiente unzippare il file relativo al gestionale in licenza d’uso ed eseguirlo sul Server e su ogni PC per ricevere il responso entro pochi secondi.
    Nel caso aveste necessità di un affiancamento, siamo disponibili ai soliti recapiti che, per vostra comodità riportiamo di seguito:
    Tel. 070670593
    mail: sviluppo@mediacentercube.it
    web: https://www.mediacentercube.it/index.php/assistenza/

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